Noi di Suavia

La storia di una famiglia che si è dedicata tutta ed interamente alla vite e al vino, ambientata in un piccolissimo borgo incastonato sulle colline del Soave Classico.

Chi siamo

QUELLA DI SUAVIA È UNA STORIA FATTA DI UN CASTELLO, NESSUN RANOCCHIO, POCHI PRINCIPI E MOLTE PRINCIPESSE.

Il castello è quello di Soave: eredità del medioevo, quando il paese ancora veniva chiamato con l’antico nome di Suavia; le figlie di Giovanni Tessari e Rosetta Buratto invece, sono le principali protagoniste femminili di questa storia dall’inizio del ventunesimo secolo.

LA FAMIGLIA TESSARI

La nostra famiglia vive e coltiva la terra dal 1800 a Fittà: piccolo borgo contadino incastonato come fosse una pietra preziosa sulle colline del Soave Classico.
La storia di Suavia però comincia più tardi, nel 1982, quando papà Giovanni e mamma Rosetta, consapevoli delle grandi potenzialità del loro territorio, decidono di mettersi in proprio e dire la loro, pigiare la loro uva, fare il loro vino.
Oggi noi tre sorelle, Meri, Valentina ed Alessandra, portiamo avanti la tradizione di famiglia e conduciamo l’azienda lavorando sempre qui a Fittà dove tutto è cominciato.

LE PROTAGONISTE
DEL SOAVE

MERI
TESSARI

“Credo che nascere qui sia un privilegio; camminare su questa terra forte e nera, respirare questo territorio fatto di vecchie vigne, di gente vera e semplice e di un fortificante silenzio. È tutto questo di cui ho bisogno quando ritorno dai miei viaggi di lavoro in ogni dove. Qui trovo tutta l’energia e la passione per andare a raccontare l’unicità e la bellezza della mia terra”.

VALENTINA
TESSARI

“Il vino è sempre stato presente nella mia vita. Sono nata nel mese di Ottobre durante la vendemmia dell’anno 1977. È stata questa la mia prima vendemmia. Sono cresciuta in una famiglia di vignaioli che mi ha insegnato l’umiltà unita alla determinazione nel coltivare la terra e nell’ottenere i suoi frutti; è stato naturale per me scegliere di studiare enologia e, successivamente, di occuparmi dei vigneti e della cantina di famiglia. Sempre grazie al vino ho incontrato mio marito, anche lui enologo, con il quale condivido la passione per questo mestiere”.

ALESSANDRA
TESSARI

“Da bambina ho sognato di fare la restauratrice, la farmacista e la veterinaria. Ho anche pensato di darmi al giornalismo, o alla decorazione d’interni. Poi, mi sono iscritta all’università di lingue orientali e ho girato il mondo imparando il cinese. Un vero guazzabuglio. Alla fine, mi sono unita alle mie sorelle e mi occupo di vino; è stato un richiamo primitivo, un naturale ritorno all’origine. Si è chiuso un cerchio.
Comunque continuo ad amare l’arte, l’oriente e gli animali, a scrivere e a dipingere muri”.